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Sono francese e scrivo per migliorare la mia conoscenza dell'italiano.

IL MISTRAL




Sono stato informato dal notaio prima di comprare la casa. Da noi, in Provenza, ci sono due problemi climatici. Il vento e le piene. C’era un proverbio che diceva “Ci sono due flagelli in Provenza: Il Mistral e la Durance”.



La Durance è il nome di un fiume, un affluente del Rodano. Oggi, nel 2024, è un po’ ingiusto parlare solo della Durance. Dei lavori sono stati fatti su tutti i fiumi e la Durance non è più così pericolosa e… ci sono ancora problemi con il Rodano, l’Ouvèze… non soltanto la Durance.

Il Mistral è un vento catabatico di corridoio!
Catabatico? Un vento freddo, diventato pesante, che scende dall’altitudine, dalle Alpi per il Mistral.
Di corridoio? Un vento che passa tra una valle stretta e prende della velocità, la valle del Rodano per il Mistral.



Quando parlo di velocità, voglio intendere ottanta, cento, centoventi chilometri per ora! Il record è stato misurato al Mont Ventoux (a venti chilometri da noi): trecentoventi chilometri per ora!
Il Mistral è un vento secco, gelido e forte che può soffiare nella valle del Rodano, in Corsica, fino, a volte, alla Sardegna. Di solito c’è il Mistral quando c’è bel tempo: le nuvole non possono resistergli.

La gente dice che c’è il Mistral per tre, sei o nove giorni. Il vento sarebbe in grado di contare i giorni! Il vento no, ma i meteorologi sì. Ad Avignone, c’è il vento (non sempre il Mistral) trecento giorni nell’anno. Il Mistral soffia soprattutto d’inverno e in primavera. Il record di durata è ventitré giorni di Mistral di seguito, a Marsiglia.



Per la gente, il Mistral ha un effetto benefico perché, grazie a lui, c’è un bel cielo, o negativo perché dà nervosità, insonnie, emicranie.

Per la natura ha anche un effetto benefico perché asciuga le paludi, o negativo perché rende la foresta infiammabile, dà dell’ossigeno al fuoco e diffonde le fiamme.


 
Per resistere al Mistral i tetti in Provenza hanno un piccolo pendio, al massimo trenta gradi.
Da noi, ci pensiamo sempre. Non lasciare le persiane senza il gancio, verificare i cancelli, la roba lasciata sulla terrazza, le tegole, le antenne sul tetto…
E, un giorno di Mistral, è sconsigliato mettere cappelli costosi, indossare vestiti corti, riparare il tetto, camminare vicino a un precipizio…

Non posso finire senza parlare di uno scrittore famoso da noi, premio Nobel di letteratura nel 1909: Frédéric Mistral. Non è un sopranome o uno pseudonimo. Si chiamava proprio così. Era un difensore della lingua provenzale.

Questa pagina è stata modificata il 23/04/2024.  (*) (+)  25.04.2024