LA FUNZIONE

Ho ricevuto un messaggio dalla presidente dell'associazione “Il gusto della lettura”.
Vuole un miglioramento del programma che ho fatto.
(Però, è già un programma perfetto! 🙂)

Ho fatto, dal 2008, quattro versioni del programma,
senza contare i miglioramenti numerosissimi.
Ogni volta, ho voluto approfittare della situazione
che corrispondeva alla mia vita del periodo,
per lavorare di meno e risparmiare il più possibile.

- Periodo di lavoro -
Pagavo, con i miei soldi, un server per mettere online il mio sito,
il sito della mia scuola,
il sito degli esercizi per tutte le scuole francesi abbonate gratuitamente
e il sito dell’associazione.



- Periodo della pensione -
Ho voluto ridurre le spese.
Ho chiuso il sito della scuola e il sito per gli esercizi.
Ho rifatto tutto su un altro server,
meno caro, ma con un linguaggio più difficile.



- Periodo del mio server a casa -
Ho rifatto una grande parte ancora una volta, con lo stesso linguaggio.



- Periodo attuale -
Ho ripreso un abbonamento perché pensavo non avere la fibra a casa mia e…
ho rifatto una parte, solo una parte, del lavoro, con lo stesso linguaggio.



Da una versione all’altra, ho analizzato le abitudini dei membri dell’associazione
e ho tolto le funzioni mai utilizzate.

Per esempio, avevo messo la possibilità di dare un parere su un libro
con degli emoticon, una recensione.
Mai utilizzata da nessuno!



Avevo messo la possibilità di sapere chi aveva già preso un libro per la sua scuola,
per domandare un parere a un collega.
Vietato per un problema di riservatezza!



Perché ti dico tutto questo?
Perché la presidente vuole una funzione già fatta nel 2008,
ma mai utilizzata,
che avevo tolto e che ho dovuto rifare.
Non è questo il problema. Il problema è
“Come hanno utilizzato il programma dal 2008?”
Male. Molto male!



Ti spiego tutto.

La presidente vuole una funzione
per sapere quali sono i libri che hanno del successo,
quali sono i libri presi in prestito più spesso.
Ho fatto il lavoro.
La parte del programma funziona bene, ma c’è il problema dei dati.



La volontaria che registrava i prestiti, che iscriveva i nuovi membri, i nuovi libri…
non voleva lasciare dei buchi nell’elenco dei numeri.
Quando un membro se ne andava e quando un nuovo arrivava,
non metteva il nuovo alla fine della lista
e non scriveva sulla scheda dell’abbonato andato
il codice per segnalare che non era più membro.
No! Cambiava il nome e il cognome del collega con l’altro.
Se la tua banca avesse fatto così… avresti il numero di un altro cliente
e la lista di tutte le sue spese!
La volontaria faceva la stessa cosa con i libri.

Quindi, se lo stesso numero corrisponde a due titoli diversi,
a che cosa serve dire che sia stato (o no) scelto spesso?



Non è tutto.

Per aiutare le colleghe, prendeva per lei delle collezioni,
con il proprio nome,
e che quando la collega “che non sapeva fare”
cambiava idea, restituiva i libri
che non erano mai stati letti da nessuno.



Allora, ho fatto il lavoro... e ho scritto un messaggio alla presidente
per spiegare tutto e dire che dovrà leggere i risultati con molta prudenza.

Ha la possibilità di fare elencare tutti i titoli
in ordine di successo decrescente con,
in più, il numero totale di libri
(perché un collega può prendere venti, trenta… libri identici)
la data dell’ultimo prestito e il nome del collega
che l’ha preso l'ultima volta.



La volontaria di cui ho parlato se ne andata.
I problemi saranno in parte risolti.
Tra tre o quattro anni avremo dei dati più seri.
Dovrò solo riprendere il mio lavoro per nascondere i dati troppo vecchi.

Questa pagina è stata modificata il 26/03/2023. (*)