Vicino da noi (e ancora più vicino della mia casa d’infanzia), sul Monte del “Bargy”, vivono degli stambecchi. (La montagna è facile da riconoscere: ha degli occhi e un naso! E ti sorveglia!)
Gli stambecchi del “Bargy” sono minacciati.
Per lottare contro una malattia, la brucellosi, che colpisce anche le mucche, è previsto, ancora una volta, di uccidere centosettanta stambecchi, prioritariamente le femmine che, in questo periodo, saranno incinte.
Non hanno considerato
- Il fatto che il novantasei percento degli stambecchi non è malato.
- Il parere negativo del Consiglio Nazionale della Protezione della Natura.
- Il parere negativo dell'ottantaquattro percento degli abitanti e delle società, dato al momento della consultazione pubblica.
- Il rischio di vedere gli stambecchi scappare verso l’altipiano de “Glières” o gli “Aravis”.
Come sempre, hanno preso in conto le industrie del latte e della carne. (E, lo temo, il parere delle società di caccia!)
Le società di protezione della natura propongono, da anni
- Di catturare gli animali e di uccidere soltanto i malati sieropositivi.
- Di separare chiaramente le mucche e gli stambecchi.
Gli spari devono cominciare il quindici maggio.
“France Nature Environnement” ha iniziato un’azione in giudizio per fare vietare la macellazione degli stambecchi sani e ha messo online una petizione. L’ho firmata una settimana fa. Oggi, alle venti, ci sono tredici mila trecento quarantacinque firme.