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Sono francese e scrivo per migliorare il mio italiano.
Le parti in grassetto sono state corrette grazie a Sabrina.

I LAVORI D'ESTATE





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Mi sembra indispensabile che un giovane possa conoscere il mondo del lavoro prima di cominciare un lungo periodo di studi. A mio parere, bisogna assolutamente conoscere il basso della scala, per farsi un’idea della difficoltà del lavoro della maggioranza della popolazione, e dopo, scegliere di contentarsene, o avere la volontà di salire un po’.
Inoltre, dei buoni genitori, non dovrebbero lasciare un giovane senza fare niente per due mesi e rischiare così di fare brutte conoscenze, di annoiarsi, di rimanere sempre da solo e cadere in depressione… È meglio imparare a rispettare gli orari e le regole del lavoro, imparare a parlare a dei clienti, imparare a lavorare con gli altri, imparare come funzionano dei dispositivi, migliorare le proprie conoscenze, per esempio nell’ambito dell’informatica…

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Non bisogna fare lavorare un giovane d’estate. È utopistico pensare che potrebbe imparare qualcosa di utile lavorando in una caffetteria, facendo l’imballaggio di formaggi, portando dei pacchetti, sorvegliando i bambini in un centro ricreativo, noleggiando dei pedalò ai turisti, pulendo gli uffici dopo la chiusura…
E non parlatemi dello stipendio e dei soldi per le sue piccole spese dell’anno. È il ruolo del padre di dare tutto a suoi figli e di pagare tutto. I figli, d’estate, devono riposarsi, fare sport, incontrare degli amici. Non è il momento di lavorare!
È il ruolo della madre di proteggere i suoi figli e di non fargli correre dei rischi o di ferirsi lavorando, di avere a obbedire al capo, di avere a sopportare dei colleghi… Avranno tutta la vita per conoscere questo!



Questa pagina è stata modificata il 25.03.2022. (*)